martedì 13 settembre 2016

True Blood: sesso, sangue e vampiri.

True Blood, trasmessa dal 2008 al 2014 e creata da Alan Ball, è una serie televisiva statunitense composta da sette stagioni di circa 12  episodi l'una. Prodotta da HBO negli USA e mandata in onda in Italia dal 2009 su FOX e dal 2010 su MTV, la serie è basata sui romanzi della scrittrice Charlaine Harris "Il Ciclo di Sookie Stackhouse" (The Southern Vampire Mysteries) e narra le vicende di una piccola e semplice cittadina del Louisiana, Bon Temps. Personaggio principale, con cui si apre la serie, è Sookie Stackhouse, interpretata da Anna Paquin, una giovane donna rimasta orfana che lavora come cameriera nel "Merlotte's bar and Grill"; Sookie però non è una comune ragazza, lei possiede una curiosa particolarità: è una telepate, riesce dunque a leggere nel pensiero delle persone, anche senza volerlo, e spesso questo risulta un problema per la ragazza, che non può beneficiare di un attimo di pace e silenzio.



Sookie farà presto la conoscenza di Bill Compton (Stephen Moyer), un affascinante vampiro gentiluomo e tenebroso, a cui Sookie non può leggere la mente, ciò attirerà la sua attenzione e inizierà con lui una storia d'amore, nata anche dietro le telecamere, nella vita reale, tra i due attori, oggi sposati. I vampiri si sono quindi perfettamente, o quasi, integrati nella società e convivono con gli umani, senza nutrirsi del loro sangue, grazie ad un'invenzione giapponese chiamata "Tru Blood", una forma di sangue sintetico di cui i vampiri fanno uso come sostitutivo del sangue umano. Nonostante ciò, però, ci sono ancora difficoltà tra umani e vampiri, pregiudizi che discriminano e non accettano questi ultimi tra gli esseri umani a causa della loro natura selvaggia e di vari omicidi che vengono attribuiti alle sanguinarie creature dai denti appuntiti. Una sorta di razzismo, inserito in un contesto fantasy-horror, che genera conflitti, combattimenti e cambiamenti nel corso delle vicende. 



Numerosi sono i personaggi presenti all'interno della serie e lo spettatore avrà la possibilità di fare la loro conoscenza in maniera approfondita, ogni personaggio in True Blood, infatti, ha una profonda caratterizzazione, ognuno di loro con una diversa ed evidente personalità. Oltre a Bill e Sookie vedremo il fratello di quest'ultima, Jason (Ryan Kwanten), un ragazzo sexy, il tipico bel fusto che ama le donne, forse troppo, che non riesce ad avere una relazione che vada oltre al puro e meccanico sesso e che si mette, spesso, in grossi guai a causa di ciò. 
Sam Merlotte (Sam Trammel) è il proprietario del bar in cui lavora Sookie ed è "segretamente" innamorato di lei, cerca infatti di allontanarla dal vampiro Bill, l'uomo però nasconde un segreto di cui nessuno è a conoscenza e nel corso della serie verrà svelata la sua natura da mutaforma. 
Tara Thornton (Rutina Wesley) è la migliore amica di Sookie, una ragazza con una vita difficile alle spalle ed una madre alcolizzata che sembra quasi odiare, questo rapporto conflittuale ha fatto della ragazza una persona spesso aggressiva e problematica. 
Lafayette Reynolds (Nelson Ellis) è il cuoco omosessuale del Merlotte's bar, un personaggio forte e determinato , che fa valere le sue idee senza farsi sottomettere. Lafayette spaccia sangue di vampiro, una droga per gli umani con l'effetto di ecstasy e viagra, che si procura in cambio di prestazioni sessuali. 
Eric Northman (Alexander Skarsgard) è uno dei vampiri più antichi in circolazione, bello, sexy ed affascinante. Vichingo nella vita precedente e in questa proprietario di un locale, il "Fangtasia", frequentato da soli vampiri che spesso vìolano le regole della sana convivenza con gli umani. 
Jessica Hamby (Debora Ann Woll), una vampira molto giovane creata da Bill, una ragazza bella, sensuale e.....rossa. Una ginger, alla quale nessun uomo riuscirebbe a resistere, Jessica si innamora del migliore amico di Jason, Hoyt, con il quale avrà un perfetta storia d'amore con colpi di scena imprevedibili. 
Nel corso della serie altri saranno i personaggi che si uniranno al cast, creando situazioni sempre più assurde e soprannaturali.


True Blood non è la solita serie adolescenziale sui vampiri, True Blood è cruenta, splatter, violenta e contenente scene sessualmente esplicite. Se credevate che Game Of Thrones fosse la serie televisiva con più scene di sesso in assoluto...beh, non avete mai visto True Blood, definita da alcuni addirittura una serie pornografica e volgare. Perversioni, orgie, sadomaso e nudità costante posizionano la serie al primo posto tra le più sexy e spinte della tv, con il tormentone "It's not porn, it's HBO".

tra le tante scene questa vi assicuro che è una delle più pudiche. 

Nonostante il cast sia formato da attori di bell'aspetto, statuari ed irresistibili, la serie si differenzia molto da altri prodotti sui vampiri come The Vampire Diaries o Twilight, dove i vampiri hanno un lato umano molto più evidente e manifesto. In True Blood invece i vampiri sono quasi primordiali, hanno natura animalesca e violenta, quando muoiono esplodono come enormi palloncini pieni di sangue, hanno canini decisamente più pronunciati rispetto ai vampiri di altri teen-drama e quando piangono versano lacrime di sangue di un rosso intenso e brillante. Il tutto crea, quindi, un'atmosfera horror attorno alla serie impossibile da non apprezzare per i fan dello splatter e dell'eccesso.


















Sookie vivrà una storia d'amore travagliata con Bill e si troverà al centro di situazioni paradossali e conflitti tra vampiri, licantropi, streghe e fate; il triangolo in cui si trova con Eric e Bill le causerà non pochi problemi e presto il triangolo si trasformerà addirittura in quadrilatero con l'arrivo del licantropo Alcide, interpretato da Joe Manganiello (E qui ci sta un bel Beata lei!!). La vera natura di Sookie, che la coinvolge in queste disavventure, è a lei sconosciuta, Sookie è una fata. Il suo sangue è per i vampiri come il nettare degli dei e il suo odore ha su di loro lo stesso effetto che il formaggio ha per il topolino Jerry.

Anna Paquin e l'intero cast riescono a calarsi abilmente nei ruoli dei personaggi da loro interpretati, donando a ciascuno personalità controverse ed interessanti agli occhi del pubblico, che irrimediabilmente non potrà far altro che affezionarsi a ciascuno di loro. Personaggi sempre in evoluzione, mai scontati e con individualità colme di sfumature diversificate a seconda della situazione in cui si trovano. 


Menzione d'onore è obbligatoria verso la sigla della serie, accompagnata da immagini a tratti inquietanti, che rappresentano l'atmosfera in cui si svolgono le vicende. Animali morti, in decomposizione, predicatori cattolici, donne svestite e una simbolica ed ironica scritta che recita "God Hates Fangs", gioco di parole geniale fra "God Hates Fags", "Dio odia gli omosessuali" e Fang, ovvero "Zanne". Sulle note di Bad Things di Jace Everett, questa sigla ripercorre, in soli 1:37 minuti, l'essenza totale della serie, un genere country delicato, che nel suo inciso afferma "I wanna do Bad things with you", una frase decisamente perfetta per questo prodotto televisivo da bollino rosso. 


Dopo ben sette stagioni, il finale della serie soprannaturale si rivela, agli occhi di molti, deludente e sotto le aspettative. Per tutti e 80 gli episodi True Blood si era dimostrata fuori dagli schemi,ribelle, una serie che rompe i canoni classici e il buonsenso comune, una serie che, a causa dell'apparente mancata etica e morale, è stata criticata e spesso odiata da molti, ma per gli stessi motivi amata da altri. Nel suo finale la serie ostenta, però, una diversità nelle scelte, fin troppo buonista, tradizionale....un finale quasi rose e fiori, intitolato "Thank You" per ringraziare i fan. Nonostante ciò il finale mantiene il messaggio di uguaglianza tra tutte le persone, trasmesso nel corso di tutta la serie, un messaggio che vuole invitare chiunque a rimanere se stesso anche quando gli altri vogliono cambiarci. True Blood ha, dunque, voluto utilizzare nel finale un aspetto meno cruento e più tenero, mettendo da parte la drammaticità che tanto avrebbero voluto i fan della serie. 


sabato 3 settembre 2016

Dexter: un affascinante psicopatico serial killer.

Prodotta negli Stati Uniti da Showtime dal 2006 al 2013, Dexter è una serie tv statunitense il cui titolo è dato dal nome del nostro curioso protagonista Dexter Morgan. Questa serie televisiva, composta da 8 stagioni, incarna diversi generi: dal drammatico, al poliziesco al thriller. La prima stagione è ispirata al romanzo "La mano sinistra di Dio" di Jeff Lindsay, il personaggio principale, interpretato da Michael C. Hall, è un comune uomo che lavora come ematologo forense per la polizia scientifica di Miami, o almeno così sembra... in realtà Dexter nasconde un terribile segreto: sente il bisogno irrefrenabile di uccidere da quando era bambino, precisamente da quando ha visto morire sua madre in un bagno di sangue. Questo terrificante episodio ha, dunque, segnato la sua vita per sempre, creando in lui degli strani disturbi e istinti omicidi, sfociati inizialmente verso gli animali. 

Dexter diventa quindi uno spietato serial killer, ma grazie all'aiuto del suo patrigno Harry Morgan, che lo adottò dopo la morte della madre, Dexter riesce in qualche modo a sfogare i suoi impulsi verso coloro che se lo meritano, coloro che sono ingiustamente sfuggiti alla legge, seguendo il cosiddetto "codice di Harry" al quale Dexter è molto devoto e che impedisce l'uccisione di innocenti. Dexter Morgan rappresenta di conseguenza un perfetto Dr. Jekyll e Mr. Hide dei nostri tempi, di giorno è un semplice uomo che svolge la sua professione ed una normale vita tranquilla e di notte si "trasforma" in un giustiziere, da lui definito "Oscuro Passeggero", che con il suo immancabile kit di coltelli fa a pezzi le sue vittime per poi porle in un sacco nero e a bordo della sua barca gettarle poi a mare, seguendo sempre una specie di rituale ed eliminando con meticolosità e precisione ogni prova. 


"Le persone fingono molto, io fingo quasi tutto"
Così dice Dexter a proposito della sua contorta vita, da buon sociopatico è addirittura costretto a fingere nelle relazioni con gli altri, Dexter infatti è incapace di un autentico e puro sentimento per qualcuno, ma nonostante ciò si mette alla prova e riesce inaspettatamente a creare un legame con colei che diventerà poi la sua compagna e moglie, Rita (Julie Benz), inizialmente "usata" da Dexter come una sorta di "copertura". L'unica persona per cui forse ha sempre provato un sincero affetto è Debra, la sorellastra con cui è cresciuto e collega di lavoro, magnificamente interpretata da Jennifer Carpenter. Debra è una donna affascinante, sicura, con un linguaggio molto colorito che farà sorridere ogni spettatore e molto devota al lavoro, alla quale Dexter dovrà sfuggire durante la caccia al  "Macellaio di Bay Harbor", il suo misterioso e pericoloso Alter ego.



Durante la serie sarà impossibile non fare il tifo per il nostro Dexter che, nonostante abbia una morale discutibile. rappresenta in qualche modo colui che trionfa dove la legge fallisce. Dexter è una sorta di Light Yagami, un Kira che, come nell'anime giapponese, è dotato di un profondo senso di giustizia, una mente geniale, strategica e manipolatrice; un antieroe che come Walter White di Breaking Bad farà delle proprie necessità un'arma a doppio taglio.


Lo spettatore si sentirà particolarmente legato al protagonista, in  quanto unico conoscitore della realtà, della "doppia faccia"; Il Doppelganger Freudiano che trasmette terrore e fascino allo stesso tempo, uno scontro tra Bene e Male, ultimamente argomento molto discusso nelle serie televisive, che possiamo dire avvicinarsi un po' anche alla letteratura classica italiana, un esempio ne è il romanzo "Uno, Nessuno e Centomila" di Luigi Pirandello, dove il protagonista Vitangelo Moscarda si accorge di indossare una o più maschere, suscitando in sé un conflitto interiore proprio come il nostro caro Dexter! Tanti altri potrebbero essere i riferimenti e collegamenti, passando dalla doppia personalità di Tyler Durnen in Fight Club a Dorian Gray di Oscar Wilde.
Inoltre tra le citazioni nella serie ricordiamo quella ad American Psycho, quando Dex usa il nome di Patrick Bateman, per richiedere i tranquillanti che utilizza per stordire le vittime. 


 In Dexter ogni personaggio è ben caratterizzato, a partire dai colleghi di lavoro del protagonista, tra questi troviamo il buon Angel Batista, lo strano e "pervertito" Vince Masuka, il tenente Maria Laguerta, donna determinata rispettata e a volte addirittura fastidiosa, James Doakes, unico personaggio all'interno della serie che nutra seri dubbi nei confronti di Dexter fino a farne una vera e propria ossessione e che si ritroverà coinvolto in una serie di sfortunati eventi per mano di Dexter. Durante lo svolgersi delle vicende vedremo, inoltre, come Dexter dovrà affrontare dei veri e propri antagonisti spietati e sanguinari, tra cui Trinity e il Killer Del Camion Frigo, i quali, come lui, all'apparenza sembrano normalissime ed insospettabili persone. 


Dopo ben 96 episodi da circa 55 min. l'uno, la serie si conclude in maniera inaspettata e forse un po' deludente, lasciando dei puntini sospensivi ed un punto interrogativo finale che fa storcere il naso ai molti fan. Nonostante ciò la serie con la sua ipnotizzante sigla iniziale, è stata una piacevole avventura nella quale vale assolutamente la pena immergersi.



Buona visione ;) 
- Kika <3

lunedì 1 agosto 2016

Breaking Bad: L'antieroe contemporaneo delle serie tv.

Breaking Bad, una delle serie più amate degli ultimi tempi, se non LA SERIE più amata, apprezzata e chiacchierata degli ultimi anni. Vince Gilligan, creatore della serie, visto anche come sceneggiatore di X-Files, dà vita ad una vera e propria opera, un capolavoro indiscutibile in cui la storia raccontata rende quasi dipendenti dalla serie, che potremmo paragonare ad una droga che fà nascere negli spettatori quella voglia ardente di averne sempre di più.


Walter White è un uomo di circa 50 anni che lavora come professore di chimica in una scuola superiore di Albuquerque, sposato con una donna di nome Skyler con la quale ha un figlio affetto da paresi cerebrale. Walter scoprirà di avere un cancro ai polmoni e ciò cambierà profondamente la sua personalità e la sua stessa vita. Il signor White è un uomo buono, che svolge due professioni per mantenere la famiglia e garantire anche alla presto nuova arrivata, nel pancione di Skyler, di poter avere tutto ciò di cui necessita. Una volta venuto a sapere della malattia che pian piano lo sta distruggendo e portando alla morte, in Walter cambia qualcosa. Non è più sufficiente ciò che guadagna dall'insegnamento e dall'autolavaggio, non può lasciare la sua famiglia senza una stabilità economica che garantisca loro un futuro dignitoso e tranquillo. Nella mente di Walter si fa strada dunque un piano per fare velocemente dei soldi, tanti soldi. Dell'uomo buono, umile e indeciso prende il posto un essere spietato, malvagio, subdolo e avido. Walter con la sua conoscenza della chimica e le sue capacità intellettive, che fino ad allora erano state soppresse e non apprezzate quanto avrebbero dovuto, inizierà un commercio di metanfetamina, cristalli blu purissimi che presto verranno richiesti da tutti i criminali della zona e non solo. 


Con l'aiuto di un suo ex studente, Jesse Pinkman, già inserito nell'ambito dello spaccio di droga, presto il suo commercio illegale diventerà il più richiesto e contemporaneamente il più ricercato dalla DEA (Drug Enforcement Administration), un'agenzia federale antidroga per la quale lavora il cognato di Walter, Hank Shrader (Dean Norris). 






















Insieme alla personalità di Walter muta simultaneamente anche il suo aspetto, i 
capelli iniziano a cadere rendendolo calvo e un pizzetto prende il posto dei solenni baffi alla Ned Flanders, rendendo la sua immagine conforme alla nuova identità da duro. L'Eroe che diventa Anti-eroe. 
Il titolo "Breaking Bad" esprime,infatti,la decisione di prendere la strada sbagliata e più la si percorre più la situazione peggiora.
Una sorta di doppia personalità quella del nostro protagonista controverso che porterà lo spettatore a domandarsi se fare il tifo per lui o no.
Heisenberg Vs Walter White. Il Male contro il Bene. 
Lo stesso Jesse Pinkman (Aaron Paul), socio in affari di Walter, si troverà a scontrarsi con l'uomo a causa della sua sempre più persistente avidità, che continua a giustificare per l'amore verso la famiglia. 



All'interno della serie ogni personaggio ricopre un ruolo fondamentale ed è fortemente caratterizzato, tra i vari antagonisti di Heisenberg grande importanza ricopre Gustavo Fring, interpretato da Giancarlo Esposito, un uomo distinto che svolge un ruolo di spicco nel mondo della droga, un vero e proprio ostacolo per Walter e Jesse. Protagonista di una delle scene più WTF della serie...(Spoiler) 





Fra gli altri personaggi ricordiamo anche l'avvocato Saul Goodman (Bob Odenkirk), al quale è stata dedicata un'intera serie spin-off, Better call Saul. 
Skyler (Anna Gunn) inizialmente rapprsenta una figura limitante per Walter, viene addirittura odiata dagli spettatori per i suoi atteggiamenti isterici, ostacolanti e decisionali per la vita del marito, per poi far cambiare idea allo spettatore verso la fine della serie, un odio dunque che va ad affievolirsi, in quanto trasparirà di lei una donna spaventata, triste, ma che non si fa guidare dall'ego e dall'avidità. 



Anche Jesse, il cooprotagonista, braccio destro di Walt, ha una caratterizzazione psicologica molto approfondita, un ragazzo abbandonato dalla famiglia per la sua tossicodipendenza, senza il quale Walter probabilmente avrebbe fallito i suoi tentativi di entrare nel mondo dello spaccio. Jesse è fondamentalmente un buono che si ritrova a vivere una vita da cattivo ragazzo, vorrebbe redimersi e avere una vita normale ma puntualmente qualcosa o qualcuno glielo impedisce evitandogli di uscire da quel circolo vizioso e distruttivo che è la droga.



Per Walter sarà difficile nascondere alla famiglia i loschi affari di cui fa parte e ancor di più sfuggire al cognato Hank che da bravo poliziotto indaga sul misterioso criminale sulla bocca di tutti: Heisenberg, soprannome che deriva dal Premio Nobel 1932 per la Fisica, Werner Karl Heisenberg.


Vincitrice di numerosi Emmy e Golden Globe, questa serie televisiva segna il passaggio verso un mondo nuovo sul piccolo schermo. La storia incredibile di un semplice uomo che subisce un drastico cambiamento, trasformando ciò che inizialmente rappresentava per lui una necessità in qualcosa di eccessivamente rischioso, entrando in un tunnel senza via di uscita e diventando uno dei più letali  personaggi mai visti.
Bryan Cranston stupisce tutti con la sua interpretazione magistrale che lo porta al successo. 
  Breaking Bad è stata definita come una vera e propria esperienza di vita, non una semplice forma di intrattenimento, ma qualcosa che trascina in un vortice dal quale non si riesce e non si vuole uscire. Ragionata in ogni minimo dettaglio, senza affidare nulla al caso. Un must che un amante delle serie tv non può perdersi per nessuna ragione e con un finale degno di tutta la serie, intitolato "Felina" anagramma di "Finale", che ha soddisfatto tutti gli spettatori e fan della serie. Un finale a dir poco Poetico!
Vi è inoltre un altro finale alternativo in cui Walter aveva immaginato tutto ciò che fino ad ora si era visto, rendendo dunque tutta la serie un semplice "Sogno".  Ma noi preferiamo di gran lunga il finale reale che è stato trasmesso. Perché... 


Buona visione
-Kika <3

sabato 30 luglio 2016

Mr. Robot: nella mente dell'hacker

Creata da Sam Esmail, trasmessa dal 24 Giugno 2015 da USA NETWORK, "Mr Robot" vede come protagonista Elliot, un giovane ingegnere informatico impiegato nella ditta AllSafe di New York. Elliot è un sociofobico, misantropo, depresso, dipendente dalla morfina (un bel soggetto insomma...), ma è segretamente un hacker informatico che spia la vita delle persone giudicandole da ciò che scopre tramite un computer, il suo desiderio é quello di liberare la società da quella "Grande Mano invisibile che ci controlla".

Elliot, interpretato magistralmente dall'attore Rami Malek, che con i suoi occhi pazzi, le profonde occhiaie che gli solcano il viso e la pelle pallida, rende perfettamente l'idea del personaggio, entrerà a far parte della Fsociety, con l'aiuto di un misterioso uomo, un'organizzazione segreta, lampante ispirazione alla reale organizzazione degli Anonymous, formata da un gruppo di hacktivisti il cui scopo è quello di distruggere la Evilcorp (un nome, un programma), una multinazionale cliente della AllSafe, per cancellare debiti e purificare il sistema. 
Elliot rompe la quarta parete e spesso si rivolge allo spettatore come se lo vedesse, consapevole che lo stiamo osservando e probabilmente giudicando per le sue scelte, rendendoci ancora più coinvolti dalla storia.


La tecnologia che nella società odierna prende sempre più piede ed importanza, rappresenta in questa serie il punto fondamentale attorno alla quale ruota, tecnologia che è la via di fuga del nostro protagonista, dunque il mezzo con cui si può cambiare il mondo.
Nel corso della serie si scoprirà chi sia l'uomo misterioso che guiderà Elliot all'interno della FSociety, Christian Slater, un individuo che nasconde molti segreti e darà al nostro protagonista non pochi problemi. 
Mr. Robot è la prima serie tv che espone in maniera realistica le modalità del mondo "hacker", non bastano più due semplici tocchi alla tastiera per risolvere i problemi, ogni situazione deve essere ben studiata, analizzata ed organizzata nei minimi dettagli, creando nello spettatore quel clima di tensione all'interno della scena, accompagnata da colonne sonore atte ad amplificare il tutto.












Serie innovativa drama-thriller perfetta per i nerd amanti della tecnologia. Uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi anni, ciò che i giovani vogliono vedere più spesso e di cui è impossibile non essere affascinati. Con attualmente due stagioni si spera che la serie andrà avanti rivelandosi sempre più coinvolgente. 

lunedì 25 luglio 2016

OUTCAST: Da fumetto a serie tv

Composta da 10 episodi di circa 45-55 min l'uno, Outcast creata da Robert Kirkman, è una serie horror statunitense ambientata in  Virginia, a Rome, il cui protagonista Kyle Barnes, interpretato da Patrick Fugit, è un uomo la cui infanzia é stata travagliata da demoniache possessioni che non lo abbandonano nemmeno quando ormai la sua vita é praticamente distrutta, sull'orlo del precipizio. Il sangue di Kyle ha uno strano effetto sui demoni, che prepotentemente e silenziosamente entrano nel corpo di bambini, adulti o anziani... senza alcuna distinzione. Grazie a questa sua particolarità, che Kyle non si spiega, aiuterà il reverendo Anderson (Philip Glenister) a liberarsi di questi demoni che lentamente si fanno spazio in città. 


Mandata in onda per la prima volta il 3 Giugno 2016 su CINEMAX  Outcast é più di un racconto di esorcismi, l'ideatore Kirkman, che conosciamo grazie a The Walking Dead, anche questa volta non si smentisce; tratta anch'essa da un fumetto, il cui titolo originale è "Outcast-il reietto" a differenza della serie zombie di maggior successo, in cui il tema principale é l'apocalisse dei "Walkers" e la conseguente reazione umana e analisi psicologica dei personaggi, in Outcast avviene un dramma interiore di un solo protagonista, in conflitto con ciò che lo circonda e con se stesso. Inoltre lo stesso Kirkman ha affermato quanto questa serie sia decisamente molto più spaventosa rispetto a TWD.


 L'animo di Kyle sembra specchiarsi nell'ambiente in cui vive, una città spoglia, cupa, grigia e desolata... come lui. La serie è ambientate in un'inquietante West Virginia perfettamente in linea con il carattere della serie, ma le riprese sono state girate a York, nella Carolina del Sud, scelta direttamente dall'autore Robert Kirkman. Alberi spogli, strade quasi sempre deserte, foglie che coprono l'asfalto, insegne arruginite e un preoccupante silenzio danno alla serie quel tocco in più che la rende affascinante ed inquietante allo stesso tempo.



Lo scopo principale della creazione della serie televisiva non é una semplice trasposizione del fumetto sul piccolo schermo, bensì quello di dare alla storia altre sfumature, di permettere ai lettori e agli spettatori di entrare più nel profondo delle vicende narrate, sentendone i suoni, i rumori, i silenzi ed immergendosi totalmente nel contesto, cosa che per un horror psicologico è praticamente necessaria. 
Kyle e il reverendo Anderson (il cui doppiaggio é stato affidato alla sublime voce di Roberto Pedicini) non possono capire a primo impatto se la persona che hanno di fronte sia posseduta o meno, i sintomi della possessione sembrano lievi e, solo tramite sottili affermazioni e comportamenti ambigui, i due alleati dovranno intuirlo, mentre esclusivamente il tocco quasi rivelatore di Kyle, il quale dai posseduti viene definito "reietto", dà la conferma che si tratti di un soggetto posseduto, innescando  inevitabili conseguenze e reazioni violente da parte dei demoni che abitano il corpo delle vittime. A queste reazioni violente se ne affiancano però altre, il tocco di Kyle fa sì che i demoni lo riconoscano, raccontando la sua vita passata con disprezzo, ciò sconvolgerà sempre più il nostro protagonista. 



Quando Kyle e il reverendo si trovano di fronte ad un uomo, Blake, che ha ucciso la moglie del suo migliore amico, la situazione si complica, inizialmente il reverendo non crede che Blake sia posseduto :"Alcune anime sono capaci di creare il male senza l'aiuto del diavolo." dice (come dargli torto); ma non è questo il caso. Ancora una volta Kyle con il suo tocco soprannaturale mette in luce la realtà, Blake è posseduto, ma questa volta qualcosa va storto...su di lui il sangue del Reietto sembra non funzionare. Nel frattempo nella cittadina succedono cose strane, saranno anch'esse collegate a questo Male Demoniaco che terrorizza personaggi e spettatori?! 

Beh, non ci resta che armarci di crocifisso, Bibbia, Acqua Santa e mani del magico Kyle Barnes ed andare a sconfiggere i Demoni... ci fossero Sam e Dean sarebbe tutto più semplice non credete? ;) 



Come al solito lasciate un mini commentino qua sotto o mando i demoni ad impossessarsi della vostra famiglia Muahahaha!! Emm... volevo dire per favoreeee!! :D  

-Kika

sabato 23 luglio 2016

SCREAM: The TV Series. Parliamone...

Basata sull'omonima saga horror slasher Scream (composta da 4 pellicole), diretta dal compianto Wes Craven, questa serie statunitense si ispira, come i film, agli omicidi di Danny Rolling nel 1990. Protagonisti della serie sono un gruppo di ragazzi, studenti di una scuola superiore a Lakewood, vittime di un serial killer misterioso. 
Tra colpi di scena, tentativi di fuga, incomprensioni e scene splatter che fanno sorridere e godere gli amanti del genere come me, la serie tv si piazza decisamente nella classifica delle serie che più mi tengono attaccata allo schermo dell'ultimo periodo, con finali ad ogni puntata che ti pervadono di curiosità obbligandoti categoricamente a passare alla prossima immediatamente. Lo spettatore si ritrova ad essere egli stesso un personaggio facente parte della serie, in quanto, come i protagonisti, non è a conoscenza dell'identità dell'assassino, chi guarda è dunque, così come chi vive la storia, alla continua ricerca di indizi che possano anche solo minimamente fare intuire chi sia lo spietato serial kika...emm...killer!!
Tutti sono i sospettati, nessuno escluso, la confusione nella mente dello spettatore cresce sempre più; ci si ritroverà a sospettare anche del proprio personaggio preferito, quello che ci ha fatto innamorare e di cui non vorremmo mai la morte, pregando che non sia realmente lui il cattivo della situazione. 


La prima stagione si era aperta con la crudele morte di una giovane coppia molto popolare intenta a "divertirsi" a bordo piscina, come vuole uno slasher movie che si rispetti . 
Hanno inizio così gli omicidi di uno spietato serial killer con indosso una maschera post-operatoria che ricorda quella utilizzata nelle pellicole cinematografiche da Ghostface(non usata nella serie per motivi commerciali). Le modalità di uccisione sembrano riportare a 20 anni prima, quando un ragazzo, Brandon James, vittima di bullismo e rifiutato dalla ragazza di cui è infatuato, Daisy, uccise alcuni suoi coetanei. Oggi Daisy, che ha cambiato nome in Margaret per la sua sicurezza, ha una figlia, Emma...presto perseguitata dal folle omicida. 
Fin da subito vedremo alcuni personaggi lasciarci, non mancherà il sangue che schizza da tutte le parti, le urla e i coltelli ben affilati.

Mandata in onda in Italia per la prima volta il 22 Ottobre 2015 su MTV e annunciata ben 3 anni prima, la serie curata dai co-showrunner  Jill Blotegovel e Jaime Paglia, unisce i generi horror e thriller affiancati al teen-drama, in cui i protagonisti sono giovani adolescenti contemporanei, interpretati da attori che non rispettano fedelmente l'età dei protagonisti, ma in realtà molto più grandi, come insegna ogni prodotto di questo genere d'altronde.

La serie non si prende sul serio, non è certo un capolavoro e i cliché non sono pochi.  La trama di per se è un chiché: gruppo di ragazzi spensierati intenti a vivere la loro vita da adolescenti a suon di alcool, sesso e feste, che si ritrovano a dover affrontare un killer assetato di sangue...un classico insomma. La ragazza carina del gruppo, vittima degli eventi con quel perenne sguardo da cane bastonato(Emma-Willa Fitzgerarld), il belloccio con lo sguardo tenebroso (Kieran-Amadeus Serafini), il nerd della situazione (Noah-John Karna), la biondina stupida che fa gli occhi dolci al professore (Brooke-Carlson Young) e la ragazza alternativa lesbica dai capelli corti che veste sempre di nero (Audrey-Bex Taylor Klaus).
Inoltre se nella produzione cinematografica l'assassino si prende gioco delle sue vittime tramite chiamate anonime, qui vengono utilizzati i social network e mezzi come WhatsApp che rendono il tutto più attuale e al passo con i tempi. 
Ciò che rende la serie divertente è però proprio questa consapevolezza di non essere qualcosa di mai visto, anzi...




Lo stesso Noah Foster, nerd sfegatato appassionato di film horror (ovviamente mio personaggio preferito)  interpreato da John Karna, classe 1992, afferma in una puntata della serie che non sia possibile adattare un film slasher alle tempistiche di una serie tv, si gioca dunque con il genere, Noah sa perfettamente quali siano le regole nei film horror e puntualmente ce le ricorda consapevole egli stesso di far parte di una storia horror per niente divertente... almeno non per lui. Sarà proprio Noah, che con la sua conoscenza in ambito horror, aprirà nella seconda stagione un podcast, indagando sul nuovo killer in circolazione.


Criticata da molti e apprezzata da altrettanti, questa serie, nonostante tutto sta riscuotendo un gran successo in America. Molte sono le citazioni, non solo alla produzione cinematografica ma anche ad altri film dell'horror come Carrie- Lo sguardo di Satana, citata esplicitamente nella puntata 2x04 intitolata "Buon Compleanno a Me", in cui a fine puntata Brooke Maddox dopo essere salita sul palco per ritirare un premio viene sotto gli occhi di tutti ricoperta di sangue (di chi sarà mai?!) caduto dall'alto. 


Inoltre i titoli della seconda stagione riprendono, senza nasconderlo, quelli di alcuni film horror molto famosi, come: Jeeper's Creepers, Let me in, Dawn of dead, Psycho, Vacancy e I know what you did last summer.
Queste citazioni personalmente mi hanno fatto molto piacere, da amante dell'horror, slasher, splatter e trash, trovo la serie molto coinvolgente e divertente, perfetta per le serate estive da soli o in compagnia. Sono presenti gli elementi della produzione cinematografica con un riadattamento all'epoca contemporanea, dunque se amate e avete amato la saga di Scream non posso fare altro che consigliarvi un sano divertimento con questa serie , che sono sicura coinvolgerà anche voi nella ricerca di questo misterioso assassino senza volto ;) 

Buona visione ;)
-Kika

P.S. Lasciatemi un commentino in cui mi dite cosa ne pensate della serie e se vi è piaciuto questo articolo <3