martedì 13 settembre 2016

True Blood: sesso, sangue e vampiri.

True Blood, trasmessa dal 2008 al 2014 e creata da Alan Ball, è una serie televisiva statunitense composta da sette stagioni di circa 12  episodi l'una. Prodotta da HBO negli USA e mandata in onda in Italia dal 2009 su FOX e dal 2010 su MTV, la serie è basata sui romanzi della scrittrice Charlaine Harris "Il Ciclo di Sookie Stackhouse" (The Southern Vampire Mysteries) e narra le vicende di una piccola e semplice cittadina del Louisiana, Bon Temps. Personaggio principale, con cui si apre la serie, è Sookie Stackhouse, interpretata da Anna Paquin, una giovane donna rimasta orfana che lavora come cameriera nel "Merlotte's bar and Grill"; Sookie però non è una comune ragazza, lei possiede una curiosa particolarità: è una telepate, riesce dunque a leggere nel pensiero delle persone, anche senza volerlo, e spesso questo risulta un problema per la ragazza, che non può beneficiare di un attimo di pace e silenzio.



Sookie farà presto la conoscenza di Bill Compton (Stephen Moyer), un affascinante vampiro gentiluomo e tenebroso, a cui Sookie non può leggere la mente, ciò attirerà la sua attenzione e inizierà con lui una storia d'amore, nata anche dietro le telecamere, nella vita reale, tra i due attori, oggi sposati. I vampiri si sono quindi perfettamente, o quasi, integrati nella società e convivono con gli umani, senza nutrirsi del loro sangue, grazie ad un'invenzione giapponese chiamata "Tru Blood", una forma di sangue sintetico di cui i vampiri fanno uso come sostitutivo del sangue umano. Nonostante ciò, però, ci sono ancora difficoltà tra umani e vampiri, pregiudizi che discriminano e non accettano questi ultimi tra gli esseri umani a causa della loro natura selvaggia e di vari omicidi che vengono attribuiti alle sanguinarie creature dai denti appuntiti. Una sorta di razzismo, inserito in un contesto fantasy-horror, che genera conflitti, combattimenti e cambiamenti nel corso delle vicende. 



Numerosi sono i personaggi presenti all'interno della serie e lo spettatore avrà la possibilità di fare la loro conoscenza in maniera approfondita, ogni personaggio in True Blood, infatti, ha una profonda caratterizzazione, ognuno di loro con una diversa ed evidente personalità. Oltre a Bill e Sookie vedremo il fratello di quest'ultima, Jason (Ryan Kwanten), un ragazzo sexy, il tipico bel fusto che ama le donne, forse troppo, che non riesce ad avere una relazione che vada oltre al puro e meccanico sesso e che si mette, spesso, in grossi guai a causa di ciò. 
Sam Merlotte (Sam Trammel) è il proprietario del bar in cui lavora Sookie ed è "segretamente" innamorato di lei, cerca infatti di allontanarla dal vampiro Bill, l'uomo però nasconde un segreto di cui nessuno è a conoscenza e nel corso della serie verrà svelata la sua natura da mutaforma. 
Tara Thornton (Rutina Wesley) è la migliore amica di Sookie, una ragazza con una vita difficile alle spalle ed una madre alcolizzata che sembra quasi odiare, questo rapporto conflittuale ha fatto della ragazza una persona spesso aggressiva e problematica. 
Lafayette Reynolds (Nelson Ellis) è il cuoco omosessuale del Merlotte's bar, un personaggio forte e determinato , che fa valere le sue idee senza farsi sottomettere. Lafayette spaccia sangue di vampiro, una droga per gli umani con l'effetto di ecstasy e viagra, che si procura in cambio di prestazioni sessuali. 
Eric Northman (Alexander Skarsgard) è uno dei vampiri più antichi in circolazione, bello, sexy ed affascinante. Vichingo nella vita precedente e in questa proprietario di un locale, il "Fangtasia", frequentato da soli vampiri che spesso vìolano le regole della sana convivenza con gli umani. 
Jessica Hamby (Debora Ann Woll), una vampira molto giovane creata da Bill, una ragazza bella, sensuale e.....rossa. Una ginger, alla quale nessun uomo riuscirebbe a resistere, Jessica si innamora del migliore amico di Jason, Hoyt, con il quale avrà un perfetta storia d'amore con colpi di scena imprevedibili. 
Nel corso della serie altri saranno i personaggi che si uniranno al cast, creando situazioni sempre più assurde e soprannaturali.


True Blood non è la solita serie adolescenziale sui vampiri, True Blood è cruenta, splatter, violenta e contenente scene sessualmente esplicite. Se credevate che Game Of Thrones fosse la serie televisiva con più scene di sesso in assoluto...beh, non avete mai visto True Blood, definita da alcuni addirittura una serie pornografica e volgare. Perversioni, orgie, sadomaso e nudità costante posizionano la serie al primo posto tra le più sexy e spinte della tv, con il tormentone "It's not porn, it's HBO".

tra le tante scene questa vi assicuro che è una delle più pudiche. 

Nonostante il cast sia formato da attori di bell'aspetto, statuari ed irresistibili, la serie si differenzia molto da altri prodotti sui vampiri come The Vampire Diaries o Twilight, dove i vampiri hanno un lato umano molto più evidente e manifesto. In True Blood invece i vampiri sono quasi primordiali, hanno natura animalesca e violenta, quando muoiono esplodono come enormi palloncini pieni di sangue, hanno canini decisamente più pronunciati rispetto ai vampiri di altri teen-drama e quando piangono versano lacrime di sangue di un rosso intenso e brillante. Il tutto crea, quindi, un'atmosfera horror attorno alla serie impossibile da non apprezzare per i fan dello splatter e dell'eccesso.


















Sookie vivrà una storia d'amore travagliata con Bill e si troverà al centro di situazioni paradossali e conflitti tra vampiri, licantropi, streghe e fate; il triangolo in cui si trova con Eric e Bill le causerà non pochi problemi e presto il triangolo si trasformerà addirittura in quadrilatero con l'arrivo del licantropo Alcide, interpretato da Joe Manganiello (E qui ci sta un bel Beata lei!!). La vera natura di Sookie, che la coinvolge in queste disavventure, è a lei sconosciuta, Sookie è una fata. Il suo sangue è per i vampiri come il nettare degli dei e il suo odore ha su di loro lo stesso effetto che il formaggio ha per il topolino Jerry.

Anna Paquin e l'intero cast riescono a calarsi abilmente nei ruoli dei personaggi da loro interpretati, donando a ciascuno personalità controverse ed interessanti agli occhi del pubblico, che irrimediabilmente non potrà far altro che affezionarsi a ciascuno di loro. Personaggi sempre in evoluzione, mai scontati e con individualità colme di sfumature diversificate a seconda della situazione in cui si trovano. 


Menzione d'onore è obbligatoria verso la sigla della serie, accompagnata da immagini a tratti inquietanti, che rappresentano l'atmosfera in cui si svolgono le vicende. Animali morti, in decomposizione, predicatori cattolici, donne svestite e una simbolica ed ironica scritta che recita "God Hates Fangs", gioco di parole geniale fra "God Hates Fags", "Dio odia gli omosessuali" e Fang, ovvero "Zanne". Sulle note di Bad Things di Jace Everett, questa sigla ripercorre, in soli 1:37 minuti, l'essenza totale della serie, un genere country delicato, che nel suo inciso afferma "I wanna do Bad things with you", una frase decisamente perfetta per questo prodotto televisivo da bollino rosso. 


Dopo ben sette stagioni, il finale della serie soprannaturale si rivela, agli occhi di molti, deludente e sotto le aspettative. Per tutti e 80 gli episodi True Blood si era dimostrata fuori dagli schemi,ribelle, una serie che rompe i canoni classici e il buonsenso comune, una serie che, a causa dell'apparente mancata etica e morale, è stata criticata e spesso odiata da molti, ma per gli stessi motivi amata da altri. Nel suo finale la serie ostenta, però, una diversità nelle scelte, fin troppo buonista, tradizionale....un finale quasi rose e fiori, intitolato "Thank You" per ringraziare i fan. Nonostante ciò il finale mantiene il messaggio di uguaglianza tra tutte le persone, trasmesso nel corso di tutta la serie, un messaggio che vuole invitare chiunque a rimanere se stesso anche quando gli altri vogliono cambiarci. True Blood ha, dunque, voluto utilizzare nel finale un aspetto meno cruento e più tenero, mettendo da parte la drammaticità che tanto avrebbero voluto i fan della serie. 


sabato 3 settembre 2016

Dexter: un affascinante psicopatico serial killer.

Prodotta negli Stati Uniti da Showtime dal 2006 al 2013, Dexter è una serie tv statunitense il cui titolo è dato dal nome del nostro curioso protagonista Dexter Morgan. Questa serie televisiva, composta da 8 stagioni, incarna diversi generi: dal drammatico, al poliziesco al thriller. La prima stagione è ispirata al romanzo "La mano sinistra di Dio" di Jeff Lindsay, il personaggio principale, interpretato da Michael C. Hall, è un comune uomo che lavora come ematologo forense per la polizia scientifica di Miami, o almeno così sembra... in realtà Dexter nasconde un terribile segreto: sente il bisogno irrefrenabile di uccidere da quando era bambino, precisamente da quando ha visto morire sua madre in un bagno di sangue. Questo terrificante episodio ha, dunque, segnato la sua vita per sempre, creando in lui degli strani disturbi e istinti omicidi, sfociati inizialmente verso gli animali. 

Dexter diventa quindi uno spietato serial killer, ma grazie all'aiuto del suo patrigno Harry Morgan, che lo adottò dopo la morte della madre, Dexter riesce in qualche modo a sfogare i suoi impulsi verso coloro che se lo meritano, coloro che sono ingiustamente sfuggiti alla legge, seguendo il cosiddetto "codice di Harry" al quale Dexter è molto devoto e che impedisce l'uccisione di innocenti. Dexter Morgan rappresenta di conseguenza un perfetto Dr. Jekyll e Mr. Hide dei nostri tempi, di giorno è un semplice uomo che svolge la sua professione ed una normale vita tranquilla e di notte si "trasforma" in un giustiziere, da lui definito "Oscuro Passeggero", che con il suo immancabile kit di coltelli fa a pezzi le sue vittime per poi porle in un sacco nero e a bordo della sua barca gettarle poi a mare, seguendo sempre una specie di rituale ed eliminando con meticolosità e precisione ogni prova. 


"Le persone fingono molto, io fingo quasi tutto"
Così dice Dexter a proposito della sua contorta vita, da buon sociopatico è addirittura costretto a fingere nelle relazioni con gli altri, Dexter infatti è incapace di un autentico e puro sentimento per qualcuno, ma nonostante ciò si mette alla prova e riesce inaspettatamente a creare un legame con colei che diventerà poi la sua compagna e moglie, Rita (Julie Benz), inizialmente "usata" da Dexter come una sorta di "copertura". L'unica persona per cui forse ha sempre provato un sincero affetto è Debra, la sorellastra con cui è cresciuto e collega di lavoro, magnificamente interpretata da Jennifer Carpenter. Debra è una donna affascinante, sicura, con un linguaggio molto colorito che farà sorridere ogni spettatore e molto devota al lavoro, alla quale Dexter dovrà sfuggire durante la caccia al  "Macellaio di Bay Harbor", il suo misterioso e pericoloso Alter ego.



Durante la serie sarà impossibile non fare il tifo per il nostro Dexter che, nonostante abbia una morale discutibile. rappresenta in qualche modo colui che trionfa dove la legge fallisce. Dexter è una sorta di Light Yagami, un Kira che, come nell'anime giapponese, è dotato di un profondo senso di giustizia, una mente geniale, strategica e manipolatrice; un antieroe che come Walter White di Breaking Bad farà delle proprie necessità un'arma a doppio taglio.


Lo spettatore si sentirà particolarmente legato al protagonista, in  quanto unico conoscitore della realtà, della "doppia faccia"; Il Doppelganger Freudiano che trasmette terrore e fascino allo stesso tempo, uno scontro tra Bene e Male, ultimamente argomento molto discusso nelle serie televisive, che possiamo dire avvicinarsi un po' anche alla letteratura classica italiana, un esempio ne è il romanzo "Uno, Nessuno e Centomila" di Luigi Pirandello, dove il protagonista Vitangelo Moscarda si accorge di indossare una o più maschere, suscitando in sé un conflitto interiore proprio come il nostro caro Dexter! Tanti altri potrebbero essere i riferimenti e collegamenti, passando dalla doppia personalità di Tyler Durnen in Fight Club a Dorian Gray di Oscar Wilde.
Inoltre tra le citazioni nella serie ricordiamo quella ad American Psycho, quando Dex usa il nome di Patrick Bateman, per richiedere i tranquillanti che utilizza per stordire le vittime. 


 In Dexter ogni personaggio è ben caratterizzato, a partire dai colleghi di lavoro del protagonista, tra questi troviamo il buon Angel Batista, lo strano e "pervertito" Vince Masuka, il tenente Maria Laguerta, donna determinata rispettata e a volte addirittura fastidiosa, James Doakes, unico personaggio all'interno della serie che nutra seri dubbi nei confronti di Dexter fino a farne una vera e propria ossessione e che si ritroverà coinvolto in una serie di sfortunati eventi per mano di Dexter. Durante lo svolgersi delle vicende vedremo, inoltre, come Dexter dovrà affrontare dei veri e propri antagonisti spietati e sanguinari, tra cui Trinity e il Killer Del Camion Frigo, i quali, come lui, all'apparenza sembrano normalissime ed insospettabili persone. 


Dopo ben 96 episodi da circa 55 min. l'uno, la serie si conclude in maniera inaspettata e forse un po' deludente, lasciando dei puntini sospensivi ed un punto interrogativo finale che fa storcere il naso ai molti fan. Nonostante ciò la serie con la sua ipnotizzante sigla iniziale, è stata una piacevole avventura nella quale vale assolutamente la pena immergersi.



Buona visione ;) 
- Kika <3